Racalmuto

Comune di Racalmuto, Agrigento

Racalmuto, dove la penna di Sciascia incontra le torri del Castello e il Santuario della Madonna del Monte

Le origini arabe di Racalmuto sono evidenti fin dal toponimo stesso. Il nome del paese deriverebbe dalle parole arabe rahal-maut, che significano “villaggio morto”. Secondo la tradizione, quando i Saraceni giunsero in zona nell’827 d.C., trovarono un borgo, originariamente fondato dai Siculi, quasi completamente spopolato a causa di una devastante epidemia di peste. Furono proprio i nuovi arrivati a ricostruirlo, dando così nuova vita al villaggio.
Nel 1038, Racalmuto passò sotto il dominio dei Bizantini, per poi essere conquistata dai Normanni nel 1087. Durante i primi decenni del Trecento, Federico II di Svevia fece erigere una fortezza su uno sperone roccioso del monte omonimo, costruita sulle rovine di una precedente torre di avvistamento di epoca araba. La fortificazione fu chiamata Castelluccio, per distinguerla dal castello principale situato nel centro del paese. In seguito, il feudo passò al marchese Antonio Del Carretto, di origini liguri, che lo mantenne fino agli inizi del XVIII secolo. In epoca successiva, Racalmuto divenne proprietà prima della nobile famiglia Gaetani, e poi, nel secolo successivo, dei Requienses.

Cosa vedere a Racalmuto: chiese e monumenti

Nel cuore del centro storico di Racalmuto, in Piazza Umberto I, sorge il suggestivo Castello Chiaramontano, una delle testimonianze architettoniche più affascinanti della città. Con le sue due torri angolari a pianta circolare, il castello si sviluppa attorno a una corte centrale, creando uno spazio che ancora oggi racconta storie di potere, arte e mistero. La più nota è quella del conte Girolamo II Del Carretto, ucciso proprio qui il 6 maggio 1622 da una schioppettata sparata dal suo servo, mentre il giovane nobile si affacciava a un balcone per ammirare la fontana sottostante. Oggi, il castello ospita il Museo d’Arte Contemporanea, rendendo questo luogo uno dei simboli della rinascita culturale del borgo.
Proprio accanto, nella stessa piazza, si trova la Chiesa di San Giuseppe, costruita nel 1736 inglobando l’antico oratorio della Venerabile Compagnia di San Giuseppe. All’interno si possono ammirare sette altari riccamente decorati e una serie di medaglioni ad olio su tela che raffigurano scene della vita di Gesù Cristo.
A chi si chiede cosa vedere a Racalmuto, non può mancare una visita alla Chiesa Madre, dedicata a Maria Santissima dell’Annunciazione. L’edificio, imponente e armonioso, si sviluppa su tre navate ed è caratterizzato da un elegante prospetto goticheggiante, affiancato da due torri campanarie ornate da guglie, pinnacoli, un orologio e una meridiana. La chiesa custodisce diverse opere d’arte di grande valore, tra cui numerose tele di Pietro D’Asaro, pittore locale soprannominato “l’orbo di Racalmuto”, che soleva firmarsi Mono-colus Racalmutensis. Una sua opera particolarmente significativa, raffigurante San Giuliano, si trova nella chiesa omonima.
Curiosamente, Racalmuto è anche ricca di acqua, e a testimoniarlo ci sono numerose fontane storiche, tra cui le celebri “funtana di lu raffu” e “funtana di li novi cannola”, divenute veri e propri simboli della tradizione popolare.
Salendo verso la parte più alta del paese si incontra la Chiesa del Carmelo, dove è custodito un sarcofago in granito rosso che accoglie le spoglie del conte Girolamo II Del Carretto. Poco più avanti, una lunga scalinata conosciuta come “scalinata di lu munti”, conduce al Santuario della Madonna del Monte, Regina di Racalmuto, costruito nel 1738 sulla collina che un tempo ospitava la chiesetta di Santa Lucia. Qui è conservata una preziosa statua in marmo bianco della Madonna col Bambino, di scuola gaginesca, arrivata in paese nel 1503. A pochi passi dal santuario, si trova la casa-museo del celebre scrittore Leonardo Sciascia, oggi trasformata in centro culturale e di documentazione dedicato alla sua opera e alla letteratura siciliana in generale. Passeggiando lungo corso Garibaldi, è possibile “incontrare” ancora Sciascia: assorto, con la sigaretta tra le dita, nella statua in bronzo realizzata dallo scultore racalmutese Giuseppe Agnello. Quest’opera è diventata un simbolo identitario del paese. Infine, un altro luogo imperdibile per chi vuole approfondire la figura del grande scrittore è la Fondazione Leonardo Sciascia, ospitata in un’ex centrale elettrica finemente ristrutturata. Qui si conserva il patrimonio personale di Sciascia, tra cui una straordinaria collezione di 200 ritratti di scrittori esposti nella pinacoteca. Anche la biblioteca della Fondazione è un tesoro di cultura, con numerosi volumi rari e preziosi, tutti consultabili.

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Cosa vedere vicino Racalmuto

Nel primo decennio del Trecento, Federico II di Svevia fece edificare, sulle rovine di  una preesistente torre di avvistamento di epoca araba, in cima uno sperone di roccia nel monte omonimo, una fortezza che fu denominata Castelluccio di Gibellini per distinguerla dal castello che si trova in paese. In località Gargilata, sulla strada che conduce a Montedoro, si trova la Grotta di San Diego. In questo luogo si narra che per un certo periodo visse nascosto il racalmutese fra Diego La Matina, dopo essere evaso dal carcere dello Steri di Palermo dove era stato rinchiuso perché accusato di eresia. Il territorio di Racalmuto era ricco di miniere di zolfo e l’attività estrattiva di salgemma e sali potassici per molto tempo ha costituito la principale risorsa economica del paese. Tra le più grandi zolfare vi è quella di Gibellini che ha dato lavoro a molti racalmutesi ed anche agli abitanti della vicina Montedoro.

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Feste e Sagre Racalmuto

Carnevale
Nei giorni di Carnevale a Racalmuto sfilano i carri allegorici, si mangiano i dolci della tradizione e si svolgono serate danzanti.

Luglio – Festa Maria SS. del Monte
La festa della compatrona Maria SS. del Monte si svolge la seconda domenica di luglio e per l’occasione per le vie del paese sfila il corteo storico medievale.

Settembre – Festa Santa Rosalia, patrona
La Santa Patrona di Racalmuto viene celebrata il 4 settembre con la tradizionale processione per le vie del centro.

Natale
Nei giorni di Natale nei vari quartieri di Racalmuto si svolgono le tradizionali novene e presso il quartiere della Madonna della Rocca viene rappresentato il Presepe vivente, con la degustazione dei prodotti tipici.

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Prodotti Tipici Racalmuto

Tra i prodotti tipici di Racalmuto vi sono i formaggi, il vino locale e tante specialità dolciarie tra cui il tarallo cotto al forno e ricoperto da una glassa di zucchero aromatizzato al limone, i cannoli, la cassata e i mustazzola. Da assaggiare è anche la cucuzzata, marmellata tipica della pasticceria siciliana.

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Come arrivare a Racalmuto

Da Palermo: SS 121 Palermo- Agrigento e SS 189 e seguire le indicazioni per Racalmuto. Proseguire su SP 16 sino a Racalmuto.

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Informazioni aggiuntive

  • Provincia: Agrigento
  • Altitudine: 445 m. s.l.m.
  • Popolazione: 8.365
  • Prefisso: 0922
  • CAP: 92020
  • Abitanti: Racalmutesi
  • Santo Patrono: Santa Rosalia
  • Festa: 4 Settembre
  • Sito ufficiale: Comune di Racalmuto – www.comune.racalmuto.ag.it
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