
La Festa della Madonna di Gibilmanna, Patrona della Diocesi di Cefalù, si svolge la prima domenica di settembre. Le celebrazioni coinvolgono l’antico santuario che sorge sul Pizzo S.Angelo, nel territorio di Cefalù e al centro del Parco delle Madonie, dove è ospitata la Cappella della Madonna, meta di continui pellegrinaggi.
Il culto della Vergine SS. nel Santuario di Gibilmanna risale al IX secolo. All’epoca i Padri Benedettini veneravano un’immagine della Madonna dipinta sopra una parete dell’antica chiesetta. Il simulacro della Madonna di Gibilmanna col Bambino è del 1534, e la sua realizzazione è stata attribuita ad Antonello Gagini. Nel 1954 Maria Santissima di Gibilmanna fu dichiarata da Pio XII «celeste patrona presso Dio di tutta la diocesi di Cefalù».
La Cappella della Madonna, costruita nel 1625, è arricchita con un elegante altare barocco realizzato da Baldassarre Pampilonia e destinato ad una cappella della cattedrale di Palermo intitolata alla Madonna “Libera Inferni”, reso ancor più bello dalla presenza delle statue in marmo di San Giovanni Battista, opera di Scipione Casella, e di Sant’Elena. Quest’ultima è stata realizzata da Fazio Gagini. Sotto l’immagine della Madonna che si venera nel santuario, arde incessantemente una lampada e l’olio che l’alimenta viene ogni anno donato da uno dei vari comuni della Diocesi.
La Festa della Madonna di Gibilmanna
Nei giorni della Festa della Madonna di Gibilmanna il Santuario si affolla di tantissimi devoti e sono molti i pellegrini che vi si recano anche a piedi per onorare la Madre di Dio. La Solennità è preceduta da una settimana di preparazione, durante la quale si alternano diversi momenti religiosi e di preghiera.
La domenica della festa della Madonna di Gibilmanna ha luogo la processione con il simulacro alla quale partecipano le confraternite, il clero, le Autorità civili e militari e la banda musicale. Al termine, i fedeli si ritrovano nell’ampio piazzale adiacente il Santuario per la Solenne Celebrazione Eucaristica con l’offerta dei doni e dell’olio votivo per la lampada che poi sarà posta ai piedi del simulacro della Madonna.
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