Festa di San Calogero – Realmonte

A Realmonte la Festa di San Calogero è un’esplosione di devozione, folklore e tradizione che abbraccia l’intera comunità. Si celebra per quattro giorni nel fine settimana che precede il Ferragosto, coinvolgendo le vie del paese, le borgate costiere e perfino la spiaggia del Lido Rossello. Una festa antica, popolare, profondamente sentita. Non a caso, lo scrittore Andrea Camilleri lo definiva il “santo più popolare e popolano di Sicilia”.

San Calogero a Realmonte: la festa del Santo Nero che “balla” tra la gente

San Calogero, monaco eremita di origine orientale, è venerato sia dalla Chiesa cattolica che da quella ortodossa, e le sue origini si intrecciano con il mito: una leggenda narra che scese fin negli inferi per combattere i demòni, e che furono proprio le fiamme dell’inferno a tingerne la pelle di nero. A Realmonte la statua di San Calogero, scolpita in legno da Giuseppe Stuflesser, è custodita nella Chiesa Madre di San Domenico, ed è oggetto di una fede antichissima. I simulacri di San Calogero sono tre, ciascuno con una storia e un ruolo nei festeggiamenti. Il più antico, in terracotta, si trova in una nicchia di via San Calogero; un secondo, in legno e telacolla, è inglobato nella struttura del ristorante Madison lungo la SP68, chiamato affettuosamente “San Calò du Medisò”; il terzo, il più recente e solennemente portato in processione, è custodito nella Chiesa Madre.
 I festeggiamenti si aprono il giovedì con l’arrivo in piazza di “San Calò du Medisò”, portato in processione dalla sede della Società di San Calogero. Qui il simulacro resta esposto per tutta la durata della festa. Già dal primo giorno, le processioni sono animate dal ritmo incessante dei “tammurinara” e dal tipico movimento dei portatori, che fanno “ballare” e “correre” il Santo tra la folla. Il venerdì pomeriggio San Calogero visita il Villaggio Rina, mentre il sabato mattina raggiunge le borgate costiere di Lido Rossello e contrada Scavuzzo, incontrando anche i bagnanti lungo la spiaggia. Il sabato pomeriggio è dedicato alla tradizione popolare con i giochi de i pignati e a ’ntinna: nel primo, un uomo bendato tenta di rompere pentole di terracotta sospese da balconi, nel secondo si sfida la fortuna e l’equilibrio sull’albero della cuccagna.
 Tra i momenti più attesi dei festeggiamenti c’è quello che si svolge in Piazza Umberto I: la celebre Mega Torta di San Calogero. Protagonista dell’evento è una torta gigante da ben 500 chilogrammi, offerta gratuitamente a tutti i presenti in un clima di festa e condivisione. Durante le processioni è ancora viva una tradizione suggestiva: dai balconi si lanciano piccoli pani. Questo gesto richiama una leggenda secondo cui, per timore di avvicinarsi a San Calogero – spesso seguito da lebbrosi – la gente preferiva gettare il pane dalle finestre come offerta.
La domenica si apre con la processione del simulacro più antico, portato a spalla dai giovani del comitato da via San Calogero fino alla Chiesa Madre. Nel primo pomeriggio parte la processione principale, che attraversa tutte le vie del centro storico in un clima di festa e commozione. Ma il momento più atteso arriva di notte: la processione del simulacro dalla piazza principale alla Chiesa Madre, per il rientro solenne alla presenza delle autorità civili e religiose, con il Comitato dei Festeggiamenti a fare da cornice a uno degli eventi più sentiti ed amati da tutta la comunità.

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Programma 2025 Festa di San Calogero a Realmonte

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