
Torna anche quest’anno il suggestivo Presepe Vivente di Curcuraci, organizzato dalla Parrocchia Santa Maria dei Bianchi, riportando in vita un evento che unisce spiritualità, tradizione e profondo legame con il territorio. Per oltre dieci anni questa rappresentazione accoglie i visitatori nella vallata sottostante la chiesa, trasformata in un vero e proprio villaggio d’altri tempi, dove capanne in legno, botteghe artigiane e scene popolari rievocano l’atmosfera autentica della Natività di Gesù Bambino.
Curcuraci: storia, origini e identità
Curcuraci è una frazione di Messina ricca di storia, mistero e suggestione. Il suo nome ha origini antiche e controverse: secondo alcune ipotesi deriverebbe da Kourakis, un antico cognome ellenico forse appartenuto a un proprietario terriero o a un eremita basiliano venerato dagli abitanti. Un’altra teoria fa risalire il toponimo alla fusione tra l’arabo kurkur (“territorio”) e il latino acies (“fortezza”), dando vita al significato di “territorio fortificato”, un chiaro riferimento al ruolo strategico che questo luogo ebbe nei secoli.
La frazione di Curcuraci, affacciata su un costone tra Ionio e Tirreno, è immersa in un ambiente naturale straordinario, definito non a caso la “Svizzera di Messina”. Le sue campagne ricche di foreste, l’aria mite e ventilata, le vedute spettacolari sui laghi di Ganzirri e sullo Stretto, e la presenza di acque potabili celebri per purezza e salubrità, l’hanno resa da sempre meta privilegiata dei messinesi. Qui sono sorte eleganti villette, abitate soprattutto nel periodo estivo, che hanno contribuito a raddoppiare la popolazione nei mesi più caldi. Questa posizione panoramica, capace di dominare due mari, ha anche restituito a Curcuraci un ruolo strategico: nel corso dei secoli fu sede di posti militari, fortificazioni e osservatori, confermando la sua importanza difensiva.
Il cuore spirituale di Curcuraci è la Parrocchia Santa Maria dei Bianchi, costruita nel luogo in cui, secondo la tradizione, nel 1347 sarebbe apparsa la Madonna a un contadino lungo l’antica strada che collegava Marotta alla frazione. La storia di questa parrocchia è infatti diventata ancora più affascinante con la scoperta, anni fa, da parte di un giovane parroco, dei resti dell’antico Tempio di Santa Maria dei Bianchi, riemersi mentre si bonificava la vallata per allestire il presepe. Secondo la tradizione, quel tempio fu voluto dalla misteriosa Dama Bianca, apparsa al contadino autore dell’avvistamento miracoloso, e venne poi custodito dai Cavalieri Templari, che vegliarono sul luogo per secoli. La chiesa originaria, distrutta dal terremoto del 1908, fu riedificata dagli abitanti con straordinaria forza e partecipazione: un comitato attivo avviò raccolte fondi e lavori volontari, restituendo alla comunità il suo simbolo religioso più amato.
Il Presepe Vivente di Curcuraci: una tradizione che rivive tra storia, fede e panorami unici
Il Presepe Vivente di Curcuraci prende vita proprio in questa vallata carica di spiritualità e storia. Le capanne ricostruite fedelmente ospitano antichi mestieri: artigiani, pastori, fornai, massaie, mercanti e contadini in abiti d’epoca preparano pane casareccio, dolci tradizionali e prodotti tipici. Le melodie dello zampognaro, i canti natalizi e la luce calda dei falò accompagnano i visitatori lungo un percorso che conduce alla grotta della Natività. Frutta e verdura del luogo, pane a legna, biscotti e ricette tramandate arricchiscono l’esperienza, rendendo ogni visita un viaggio non solo nel tempo, ma anche nell’anima del borgo.
Fino al 6 gennaio, Curcuraci accoglierà chiunque desideri respirare l’autenticità del Natale, in un presepe che non è solo una rappresentazione, ma un abbraccio tra storia, fede e identità locale
Il Presepe Vivente 2025 di Curcuraci a Messina è in programma dal 25 al 28 dicembre e l’1, 3, 4 e 6 gennaio 2026.
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